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Allergia al nichel: qual è la giusta alimentazione?

L’allergia al nichel è piuttosto diffusa e può scatenare diversi sintomi. La giusta alimentazione con i consigli di un nutrizionista può essere d’aiuto per chi soffre di allergia al nichel. Vediamo come.

Cos’è il nichel?


Il nichel è un metallo pesante duro, bianco-argenteo, altamente resistente all’aria e acqua, onnipresente nel suolo, nell’acqua, nell’aria e nella biosfera: è praticamente dappertutto!
La maggior parte del nichel prodotto nel mondo viene utilizzata per la produzione di acciaio inossidabile, usato prevalentemente per la produzione di attrezzature per il trattamento degli alimenti e per contenitori. Inoltre, viene utilizzato per la fabbricazione di mobili, articoli di bigiotteria e gioielleria, orecchini, piercing, accessori di moda metallici in genere, ciondoli, chiavi, occhiali, attrezzi metallici, stoviglie, monete metalliche, tinture per ceramiche, porcellane, vetro,
terracotta, coloranti per alimenti, parti di macchine. Viene usato anche per detersivi e saponi e per cosmetici come il mascara e l’ombretto. Si trova negli organismi viventi perché sia i vegetali che gli animali assumono il loro nutrimento dal suolo e dall’acqua.

Allergia al nichel


Si tratta di una reazione allergica che può avvenire da contatto o da ingestione.
La diagnosi si effettua con patch test o esami del sangue.
La sintomatologia è vasta: va da sintomi dermici (dermatite, prurito, rossori) a mucosali (afte o infiammazioni a bocca e gengive) che, soprattutto se trascurati, danno sintomi che riguardano l’apparato gastroenterico (gonfiore addominale, meteorismo, stitichezza o transito accelerato, colon irritabile) o anche mal di testa, senso di stanchezza-spossatezza, confusione mentale, nausea.

Non dimenticate che nei nostri amati cellulari, tablet, pc portatili è presente nichel. Ci sono quindi categorie maggiormente esposte, ovvero chi lavora a contatto con soldi o cosmetici (commesse, cassiere, bancari, parrucchieri, etc.).

Allergia al nichel: la giusta dieta


La classica dieta “curativa” in tal caso prevede l’esclusione di tutti gli alimenti che contengono questo minerale per poi reintrodurli gradualmente in base alla risposta della persona. Tradizionalmente si escludono cacao e cioccolato, pomodori, liquirizia, spinaci, legumi, frutta secca, fegato, ostriche e molluschi, tè, funghi, broccoli, pere, kiwi, asparagi, prugne. Attenzione però agli alimenti processati ovvero che non hanno il nichel di natura ma vi rientra lungo la catena produttiva, vedi margarine e grassi idrogenati (usate solo prodotti con olio extravergine di oliva o burro). Attenzione quindi al nichel nascosto!
Un soggetto allergico al nichel dovrebbe pertanto eliminare alimenti con questi grassi così come prodotti industriali o tonno-pesce in scatola (utilizzate prodotti in vetro).
Ovviamente bisognerebbe eliminare tutto ciò che può creare allergia da contatto: usare piuttosto cosmetici e detersivi privi di nichel.
Tuttavia si è visto in molti casi che non è sufficiente una dieta ad esclusione perché in questi soggetti sono presenti spesso, come detto poc’anzi, interessamenti dell’intestino (disbiosi intestinale con meteorismo, colon irritabili, gonfiore, etc.), possibile accumulo di altri metalli pesanti pesanti (cloro, mercurio, cadmio,piombo) che peggiorano la situazione, problemi di “allergia all’istamina” (con sintomi quali cefalea, vertigini, nausea), sindrome ASA (con asma bronchiale, reflusso, polipi nasali) e interessamento del sistema autoimmune.
Il quadro può essere molto più complesso quindi e anche alimenti che tradizionalmente nella dieta a esclusione sono permessi, sarebbero almeno inizialmente da escludere. Un esempio sono i latticini nel contesto di una dieta low fodmaps, della quale vi parlerò prossimamente.
Quindi, se soffrite di allergia al nichel e ne avete ancora i sintomi dopo una dieta a esclusione, la vostra alimentazione va rivista in toto.


Allergia al nichel: la giusta alimentazione può aiutare


La dieta di chi è allergico al nichel deve essere sicuramente antinfiammatoria ovvero ricca di verdura cruda e soprattutto centrifugati o meglio ancora estratti.
Il nichel è importante per l’assorbimento del ferro, pertanto una dieta nichel free potrebbe comprometterne l’assorbimento, quindi sarebbe utile valutare un’integrazione dopo aver guardato le analisi del sangue (rivolgetevi al medico).
Il nichel si accumula maggiormente nel grasso perciò una persona sovrappeso-obesa potrebbe avere “maggiore reattività” a questo metallo, ecco perché è utile anche dimagrire!
Ricordatevi che le reazioni sono molto soggettive, c’è chi riesce a tollerare un alimento e chi non lo tollererà mai, questo tipo di dieta va più che mai personalizzata, pertanto fatevi seguire da personale competente (biologi nutrizionisti, dietisti, medici specializzati in nutrizione) durante e dopo!
Per chi fosse interessato sono a vostra disposizione anche per questo tipo di diete terapeutiche. Contattatemi qui.

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