“Esplorando i disturbi alimentari attraverso il metodo Emdr”: il talk scientifico all’università di Bari

“Esplorando i disturbi alimentari attraverso il metodo Emdr”: il talk scientifico all’università di Bari

Lo scorso 6 ottobre presso l’Aula magna Aldo Cossu dell’Università Degli Studi Di Bari si è svolto un talk scientifico con tema disturbi dell’alimentazione e nutrizione umana, promosso dall’associazione EMDR Italia e patrocinato dall’Ordine delle Psicologhe e Psicologi di Puglia e dei Biologi di Puglia e Basilicata.

La situazione attuale

Secondo gli ultimi dati rilevati dal Ministero della Salute in Italia oggi più di tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (DAN): questi disturbi hanno assunto i caratteri di una vera epidemia sociale che costituisce la seconda causa di morte negli adolescenti tra i 12 e 17 anni, dopo gli incidenti stradali.

A seguito delle misure restrittive collegate alla pandemia da Covid 19 c’è stato un aumento della patologia del 30% con particolare riferimento ai preadolescenti.

Cosa è emerso durante la conferenza

Da quanto discusso è emersa l’importanza di intervenire il prima possibile sul paziente affetto da un DAN in quanto la tempestività della diagnosi e dell’intervento di cura è fondamentale per una prognosi favorevole e per evitare che il disturbo cronicizzi.

Si è pertanto sottolineata l’urgenza di mettere in atto sia interventi di prevenzione primaria, sia un adeguamento delle strutture per il trattamento dei DAN in tutti i livelli di assistenza richiesti, così come la necessità di formare operatori sanitari specializzati in tal senso.

Questo evento ha rafforzato l’importanza del lavoro di equipe e di fare rete sul territorio, sempre per assicurare un livello assistenziale adeguato a queste patologie, altamente complesse e dal carattere multifattoriale.

Gli interventi

Ha introdotto i lavori all’interno della giornata il prof. Alessandro Taurino,

citando il prof. Recalcati che definisce i Disturbi Alimentari come un “disturbo d’amore”, perciò delle problematiche profonde relazionali dell’individuo che investono successivamente i sintomi sulle manifestazioni corporee. In merito a questo, bisogna considerare i sintomi secondari, ma che in realtà risultano essere primari nello sviluppo di questa patologia come i sintomi depressivi, d’ansia, ecc. Inoltre, secondo lo stesso prof. Taurino, quando si lavora nella risoluzione di una problematica alimentare, bisogna considerare che la prognosi può variare in relazione alla gravità della stessa sintomatologia, ma anche della comorbilità, ovvero compresenza, di strutture di personalità che presentano delle difficoltà di adattamento alla società, condizioni che possono essere anche preesistenti rispetto al disturbo alimentare.

L’equipe del Centro di Psicologia Clinica e Psicotraumatologia EMDR “Psyintegra” (P.zza Moro, 16 Bari) attraverso gli interventi del Medico Psichiatra Psicoterapeuta dott. Marco Papalino, dello Psicologo Psicoterapeuta dott. Daniele D’Erasmo e della Biologa Nutrizionista dott.ssa Floriana Martiradonna, ha descritto il lavoro di intervento di ogni singola figura e quali aspetti andare ad indagare con i pazienti per riemergere e curare questa importante psicopatologia che presenta la sua importante complessità in termini di indagine e risoluzione.

L’associazione EMDR Italia, presente grazie alla Psicologa Psicoterapeuta dottoressa Maria Zaccagnino, riferimento clinico e di ricerca su queste problematiche e alla Psicologa Psicoterapeuta Paola Serravezza, Supervisore di riferimento sul territorio pugliese, ci ha mostrato nuove prospettive di cura nel lavoro clinico che portano in evidenza l’importanza della cura degli aspetti traumatici di vita più o meno consapevoli non ancora pienamente e presenti nella storia di vita dell’individuo, da eventi che hanno minacciato la propria salute fisica a quelli che hanno intaccato il percorso di crescita psico-emotiva.

Il metodo E.M.D.R.(Eye Movement Desensitization and Reprocessing) rappresenta uno degli strumenti elettivi per la cura di tali problematiche che possono avere base nella cura del trauma psicologico e che convertono queste ferite emotive in veri e propri sintomi sul corpo, quali quelli del disinvestimento psichico e fisico su di esso che la persona affetta da un Disturbo della Nutrizione e Alimentazione porta all’attenzione di tutte le persone care con le sue scelte comportamentali.

In tutti gli interventi, anche grazie alla discussione di casi clinici, è emerso che un trattamento interdisciplinare, che integra le specifiche competenze dei professionisti dell’equipe, se svolto seguendo gli ultimi studi evidence based, può portare ad una guarigione durevole ed un cambiamento notevole della vita di questi pazienti.

Ringraziamo tutti i partecipanti che hanno reso viva la tavola rotonda finale, arricchendo ulteriormente la portata dell’evento.

Sicuramente sarà necessario intensificare la frequenza di eventi come questo di divulgazione scientifica, che danno una ragionevole speranza alla sofferenza dei pazienti affetti da un DAN ed alle loro famiglie.

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